Storia dello studio

Lo “Studio Associato di Architettura e Restauro Cristinelli&Cristinelli” nasce a metà degli anni ’90 dello scorso Secolo sulla base di precedenti esperienze che i due fondatori, gli architetti Giuseppe Cristinelli ed Emma Calebich, avevano effettuato nel campo dell’architettura e del restauro nei decenni precedenti.
Circa un decennio dopo, nel 2005, entra a farne parte anche l’architetto Giordano-Bruno Cristinelli che attualmente lo dirige.

Composizione

Bruno Cristinelli – Architetto

Titolare. Coordina la progettazione con gli altri associati e consulenti ed è responsabile dell’ attività generale dello Studio.

Laureato in Architettura presso l’Istituto IUAV di Venezia nel 2006, ha da subito partecipato alla vita dello studio affiancando il padre nella progettazione architettonica e di restauro.
Nel 2010 collabora con il prof. Dezzi Bardeschi nel suo Studio a Milano e partecipa ai progetti di restauro da egli seguiti in città, a Napoli ed in Calabria.
Nella seconda metà degli anni ’10 è a Londra dove collabora con diversi professionisti locali sempre nel campo della ristrutturazione e del restauro architettonico.



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Emma Calebich – Architetto

E’ architetto e svolge la sua attività professionale nell’ambito del restauro architettonico, dell’architettura degli interni e della progettazione e coordinamento della sicurezza. Oltre all’attività svolta in collaborazione con il titolare dello studio annovera anche diversi progetti e direzioni dei lavori curati personalmente, quali il restauro di un complesso di edifici gotico-bizantini in Dorsosuro e quello di un palazzetto gotico a Santa Croce, ambedue a Venezia.

Arianna Gasparini

Arianna Gasparini si occupa della segreteria e dell’amministrazione dello studio dal 1990. E’ a conoscenza di ogni pratica e cura i rapporti di natura organizzativa e logistica con le committenze coordinando anche i consulenti contabili e fiscali.

Le finalità

La finalità dello Studio consiste nell’offrire servizi di progettazione, direzione lavori, consulenze, perizie e quant’altro attinente al campo del restauro architettonico alle sue differenti scale: da quella del paesaggio costruito al restauro urbano, dal restauro dell’edilizia minore a quello dei grandi monumenti e, nell’ambito di quest’ultimo, al restauro degli apparati decorativi nei loro materiali costitutivi, fino all’intervento conservativo dell’opera d’arte nella sua sede fissa (affreschi , apparati scultorei, eccetera.).

La metodologia

Pur rimanendo identico l’obbiettivo finale costituito dalla conservazione della sostanza monumentale dell’opera nei suoi aspetti materiali e formali, la metodologia di approccio al bene da restaurare si attaglia e si adegua di volta in volta alla tipologia e alle connotazioni di quest’ultimo, secondo criteri che derivano da approfondimenti teorico-disciplinari già descritti in altra parte di queste note e che sono sempre verificati al vaglio delle esperienze acquisite precedentemente, nei vari campi del restauro architettonico. Il metodo consiste in un primo momento nell’individuazione della specificità del complesso edificato da restaurare in ogni sua connotazione monumentale, storica, tecnica, spaziale e distributiva; a tali connotati viene poi rapportato l’insieme delle funzioni che dovranno caratterizzare l’edificio restaurato e recuperato alla vita dei nostri giorni. Il progetto si completa e si definisce solo nel momento della verifica della compatibilità dell’insieme delle nuove funzioni con i caratteri specifici e costitutivi dell’edificio da recuperare e con il suo valore monumentale.