Gruppo di lavoro
Raggruppamento temporaneo di professionisti:
Prof. arch. Giuseppe Cristinelli (capogruppo),  arch. Giordano-Bruno Cristinelli, arch. Emma Calebich, ing. Franco Forcellini, ing. Carlo Kehrer,  arch. Dario Giuseppe Maso, arch. Roberto Tommasini, ing. Gabriele Tosi.

Descrizione e riferimenti storici
Le due batterie, distanzi circa 1 Km tra loro, presentano caratteristiche formali e distributive diverse, dovuto alle differenti funzioni belliche. La Batteria Pisani si compone di un corpo centrale di un piano fuori terra con copertura a volta a botte, affiancato da due ali laterali di pari altezza (4 m) con coperture suborizzontali. L’interno del corpo centrale si articola in due lunghe gallerie, fra loro collegate in più punti, cui si accede attraverso 9 avancorpi. Le ali laterali si articolano in ambienti più piccoli, talora connotati da nicchie circolari. Nei punti di raccordo fra il suddetto corpo centrale e le ali, si elevano due torri di impianto circolare e di altezza 11,5 m, affiancate ciascuna da due contrafforti la cui sommità era raggiungibile per mezzo di scale interne a chiocciola e di altre esterne a rampa semplice, attraversando due terrazze a quota intermedia (4,5 m). Un alto muro di cinta delimita il piazzale dove trovavano posto gli obici. La Batteria Amalfi è costituita da un compatto corpo centrale a un piano, di impianto pseudo-circolare, collegato tramite camminamenti seminterrati a due stazioni elettrogene di sedime rettangolare. Entrambe le Batterie presentano una struttura in massiccia in cemento armato , con parti in laterizio e materiale lapideo, caratterizzata da spessori murali che talora superano il metro.

Stato di conservazione
Le Batterie manifestavano un profondo stato di degrado dovuto ad un lungo abbandono, ad atti vandalici e all’occupazione abusiva di alcuni spazi come abitazioni di fortuna, come testimoniavano le superfetazioni edilizie all’interno della Batteria Pisani. Particolarmente gravoso era lo stato conservativo delle strutture in calcestruzzo armato, le quali presentavano fratturazioni e lacune che causavano infiltrazioni meteoriche. In particolare, la copertura a botte della batteria Pisani era soggetta a continui cicli di dilatazione termica, data l’assenza in essa di giunti strutturali; ciò aveva causato l’apertura di profonde fessurazioni passanti. Tali fenomeni si riscontravano anche nella Batteria Amalfi. Profondo era anche il degrado di tutte le finiture (intonaci, pavimentazioni) e degli spazi esterni pertinenziali, invasi dalla vegetazione e da cumuli di rifiuti, rinvenuti durante i lavori.

Consistenza dimensionale
La scalinata si compone di una rampa di dodici gradini all’angolo fra Via Pontedera e Via Castelgiuncoli, di un tratto di percorso in rilevato parallelo a Via Pontedera di larghezza media circa 2,5 m e lunghezza circa 31 m e di un ulteriore camminamento in declivio, pressoché ortogonale al primo, costituito da una “calle” di larghezza media circa 3 m e lunghezza circa 17,5 m, situata tra i due edifici denominati ex Casa del Custode (o ex Portineria) di Villa Mugna e Palazzo Cassia Calzavara.
La superficie dell’area oggetto di intervento è pari a circa 155 mq.

Prestazioni svolte
La superficie coperta della Batteria Pisani è pari a circa 1800 mq; quella della Batteria Amalfi è pari a circa 500 mq.

Il progetto
Il progetto definitivo, predisposto da altri professionisti, prevedeva il riuso della Batteria Pisani per destinarla a museo della Grande Guerra, comprensivo di aule didattiche, bookshop, caffetteria, uffici per associazioni, sala audiovisivi e servizi igenici. Per la Batteria Amalfi si prevedeva solo un restauro conservativo delle strutture esistenti e il riordino degli spazi esterni, per renderla fruibile ai visitatori. L’approccio previsto per il restauro materico dei manufatti consisteva nel consolidamento delle strutture e nel risarcimento delle lacune macroscopiche, senza però restituire agli elementi architettonici e alle superfici la completezza delle loro connotazioni formali originarie, lasciando così leggibili gli esiti dei processi di degrado che avevano interessato gli edifici. Le nuove finiture interne ed esterne erano previste con un linguaggio contemporaneo, chiaramente distinguibile dall’esistente.

La Variante progettuale n°2 predisposta dal Prof. Arch. Giuseppe Cristinelli e dagli altri membri dell’ufficio di DL ha trovato motivazione in circostanze impreviste ed imprevedibili e in nuove disposizioni del RUP. La variante ha riguardato principalmente la Batteria Pisani nei seguenti aspetti: il miglioramento del distributivo di progetto, con la previsione di una caffetteria più ampia e posta a diretto contatto con gli spazi esterni; lo spostamento in un luogo più razionale dei servizi igienici, così da ampliare gli spazi per la didattica; la coibentazione ed impermeabilizzazione delle solette di copertura; lo studio delle soluzioni tecniche più adeguate per la sigillatura delle fessurazioni sulla copertura del corpo centrale; il recupero della fruibilità della torre di destra; migliorie all’impianto di climatizzazione; migliorie al sistema di assorbimento acustico nella sala audiovisivi. La Variante è stata sviluppata ai livelli definitivo ed esecutivo

Elaborati progettuali
Gli elaborati progettuale della II variante sono consistiti in Progetto definitivo: Relazione Generale e relazione impiantistica, computo metrico estimativo, elenco nuovi prezzi unitari, analisi dei nuovi prezzi, quadro di raffronto, quadro economico, elaborati grafici architettonici (scale da 1:250 a 1:20), elaborati grafici impiantistici, termo meccanici, elettrici, speciali e antincendio (scale da 1: 00 a 1:50), atto di sottomissione, verbale di concordamento nuovi prezzi, relazione paesaggistica.

Tempi di elaborazione delle fasi progettuali
La variante n°2 è stata predisposta in 15 giorni

Direzione dei lavori
Prof. arch. Giuseppe Cristinelli (Direttore dei Lavori, Responsabile dell’Integrazione fra le prestazioni specialistiche),  arch. Giordano-Bruno Cristinelli (Direttore Operativo opere architettoniche), arch. Emma Calebich (Consulente della DL), ing. Franco Forcellini (Direttore operativo opere strutturali), ing. Carlo Kehrer (Consulente della DL),  arch. Dario Giuseppe Maso (Direttore operativo opere edilizie), arch. Roberto Tommasini (Coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione ed ispettore di cantiere), ing. Gabriele Tosi (Direttore operativo opere impiantistiche).

Inizio e fine lavori
maggio 2016-maggio 2017

Importo
Importo complessivo dei lavori circa € 2.300.000,00

Impresa e subappalto
Contessa Giulio S.R.L.